IL FONDAMENTALE RUOLO DELLA RESPIRAZIONE

“Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite.
Nelle mani ho potere di vita e di morte.
Imparate a conoscermi e siate felici”

Così Andrew Taylor Still, padre dell’Osteopatia, dava voce e pensiero al diaframma, muscolo protagonista nella respirazione.

Beautiful woman enjoying fresh air

La respirazione copre un ruolo fondamentale non solo nella storia della nostra specie, ma anche per la vita dell’essere umano come individuo, fin dal momento stesso della nascita, quando siamo chiamati ad immettere ossigeno nell’organismo utilizzando per la prima volta l’apparato respiratorio e non più il cordone ombelicale. L’atto di respirare ha il delicato incarico di occuparsi dell’approvvigionamento di ossigeno per tutte le cellule del corpo, che lo richiedono a gran voce per poter attuare i loro processi metabolici, assicurandoci la sopravvivenza, istante dopo istante.

La respirazione, gioca un ruolo fondamentale anche nell’equilibrio psico-fisico di ogni essere vivente. L’utilizzo di opportuni esercizi rappresenta uno strumento volto all’abbassamento ed al controllo della tensione nervosa latente, alla gestione delle emozioni percepite (e spesso non esperite o espresse) con un possibile conseguente scioglimento dei blocchi emozionali e favorisce l’ossigenazione cerebrale e muscolo- scheletrica influendo positivamente su quello che possiamo chiamare il flusso vitale della persona (c’è anche chi lo chiama il CHI, o QI o PRANA).

La parola ‘prana‘ viene spesso tradotta semplicemente come respiro, ma si riferisce in particolare all’energia cosmica, al soffio vitale presente nell’universo, che noi possiamo canalizzare nel nostro corpo attraverso il respiro. La parola Ayama richiama ai concetti di prolungamento, espansione e controllo. Possiamo quindi indicare un possibile significato della parola pranayama come espansione dell’energia vitale all’interno del nostro organismo.

Molte persone tendono infatti a respirare solo col tratto alto dei polmoni (respirazione toracica). La respirazione toracica non permette una completa ossigenazione delle cellule, poiché l’aria inspirata raggiunge in minima parte la base dei polmoni, che è la parte più ampia, dove avviene lo scambio gassoso. I polmoni, infatti, mescolano l’aria che respiriamo con il sangue; in tal modo l’ossigeno (O2) viene trasportato a tutte le cellule ed elimina l’anidride carbonica (CO2).

La respirazione, pur essendo un atto automatico ed involontario, viene comunque coordinata da alcuni centri cerebrali (il bulbo, ponte e midollo allungato) che vengono stimolati dall’anidride carbonica ad inviare informazioni ai muscoli coinvolti nel processo respiratorio determinando la frequenza, la profondità ed il ritmo del respiro. A differenza di tutte le altre funzioni della sfera neurovegetativa, però, come peristalsi e battito cardiaco ad esempio, la respirazione è l’unica su cui possiamo agire anche volontariamente, si tratta quindi di un territorio di frontiera, di un punto di unione tra due mondi, un luogo di contatto tra ciò che sta al di sopra della superficie dell’acqua e quello che invece è immerso o inabissato. In effetti il respiro è una funzione che connette molte diverse sfere dell’organismo, e attraverso di essa, come vedremo, è possibile agire su più livelli per integrare, unificare, rendere davvero possibile vivere il momento presente, nel qui ed ora.

L’apporto di ossigeno perciò è fondamentale per bruciare le sostanze nutritive e produrre energia; una sua carenza determina anche bassi livelli di vitalità, di produttività e di energia mentale e fisica.

Per tal motivo è fondamentale correggere il proprio stile respiratorio in maniera consapevole, in modo da acquisire uno strumento efficace tale da favorire l’equilibrio mente/corpo.

E’ innegabile il fatto che l’uomo oggi viva in uno stato frenetico e sempre di corsa che lo porti ad assumere un atteggiamento di “emergenza” costate portandolo a stare sempre all’erta, bloccando come conseguenza il ritmo e la frequenza del respiro stesso, per arrivare addirittura a pensare di essere sul punto di esplodere e anche un problema di poco conto diventa una montagna da scalare.

Quando siamo consapevoli di attraversare un periodo di grande pressione emotiva e fisica, può essere molto utile avere accesso ad ogni risorsa in grado di riportarci a ciò che siamo e alla nostra salute, un tesoro di inestimabile valore che tutti noi custodiamo, anche quando sembrerebbe proprio il contrario. La respirazione rappresenta una di queste risorse, e sapere come utilizzarla consapevolmente può davvero migliorare il nostro approccio con la vita e con le sfide che ogni giorno ci pone, rimanendo sempre vigili e lucidi.

Vedi video con esercizi di respirazione:

Apprendendo tecniche appropriate, possiamo davvero imparare a gestire e ad eliminare i sentimenti negativi, e facilitare la liberazione di pensieri ed emozioni represse, trattandole in maniera più consapevole, responsabile e creativo.

È possibile che qualcuno possa riscontrare difficoltà iniziali nell’eseguire la respirazione per la coerenza cardiaca, poiché il diaframma e la muscolatura del tronco si trovano in una condizione di irrigidimento, dando la sensazione, anche dolorosa, di non riuscire ad espandere sufficientemente il torace per far entrare più aria, ad esempio. In questo caso consiglio di eseguire qualche esercizio di allungamento prima di sedersi a respirare, per ammorbidire le rigidità e permettere al movimento di avvenire fluidamente sempre più in profondità.

Una respirazione piena e libera, accompagnata dalla conseguente coerenza cardiaca, ha molteplici effetti benefici su tutto l’organismo: una maggiore ossigenazione, un potenziamento del sistema immunitario, un progressivo abbassamento della pressione, giusto per fare qualche esempio pratico.

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